Aprire un’azienda a Hong Kong è una decisione strategica sempre più presa sia dalle startup tecnologiche sia dalle società internazionali consolidate. Questa giurisdizione rimane una delle poche aree in Asia dove un approccio regolatorio occidentale si combina con l’accesso al mercato cinese. Nonostante le tensioni politiche nei Paesi limitrofi e le sfide globali, Hong Kong conserva un sistema giuridico indipendente, procedure di registrazione rapide e un atteggiamento favorevole verso il capitale straniero. Inoltre, la legge non richiede la presenza fisica dei fondatori nel territorio né la residenza locale dei fondatori. Questo rende Hong Kong una giurisdizione ottimale per la gestione a distanza delle attività aziendali.
Questa guida fornisce chiarimenti sugli aspetti giuridici e organizzativi chiave. Presenta motivazioni a favore dell’apertura di un’impresa a Hong Kong, oltre a un’illustrazione passo passo della procedura di registrazione di una persona giuridica secondo la normativa vigente. Particolare attenzione è dedicata alle forme societarie ammissibili, alle condizioni per l’ottenimento dei permessi, al regime fiscale e alle regole di conformità regolamentare. L’accento principale è posto sugli interessi degli investitori stranieri orientati alla creazione di una struttura transnazionale legale.
Fattori per cui gli imprenditori scelgono di costituire una società a Hong Kong
La decisione di costituire una società a Hong Kong nasce da una combinazione di fattori strategici di grande rilevanza per gli imprenditori internazionali. Innanzitutto, questa giurisdizione offre un quadro normativo estremamente solido e affidabile. Hong Kong adotta un sistema di common law basato sul modello britannico, con corti indipendenti e procedure giudiziarie improntate al principio del contraddittorio. Ciò garantisce agli investitori stranieri strumenti efficaci di tutela legale e la certezza che eventuali controversie vengano valutate in maniera equa e trasparente.
In aggiunta, Hong Kong presenta barriere di ingresso particolarmente ridotte per l’avvio di un’impresa. Non esistono requisiti di capitale minimo per le società private, il sistema fiscale non prevede un’imposta sul valore aggiunto (IVA), e gran parte delle pratiche burocratiche può essere completata interamente online. Un ulteriore punto di forza è la facilità con cui le aziende possono effettuare operazioni in valute multiple e aprire conti presso istituzioni finanziarie internazionali di rilievo, quali HSBC, Hang Seng e DBS. Questo aspetto è particolarmente vantaggioso per le imprese con orientamento all’export e per quelle che intendono operare su mercati globali, poiché garantisce rapidità, flessibilità e sicurezza nelle transazioni finanziarie.
Inoltre, la registrazione di un’impresa a Hong Kong risulta economicamente vantaggiosa anche per la posizione geografica. Nonostante faccia parte della Repubblica Popolare Cinese, la regione gode dello status di giurisdizione fiscale e doganale separata, offrendo così alle aziende condizioni favorevoli per il commercio con la Cina continentale. È per questo motivo che Hong Kong è stata scelta come sede da oltre 1.300 quartier generali regionali di multinazionali, comprese aziende tecnologiche, farmaceutiche e d’investimento.
Meritano particolare attenzione i settori promettenti, caratterizzati da una crescita dinamica. Nel periodo 2024–2025, lo Stato e gli operatori privati investiranno nel rinnovo delle infrastrutture — dai nodi di trasporto agli edifici ad alta efficienza energetica. Gli imprenditori stranieri possono costituire un’impresa a Hong Kong e partecipare a gare d’appalto e contratti di concessione, soprattutto nell’ambito di iniziative strategiche nel settore dello sviluppo sostenibile (ESG).
Settori con la maggiore domanda:
- Energie rinnovabili e tecnologie per il riciclo dei rifiuti.
 - Costruzione e gestione di infrastrutture.
 - Produzione di prodotti agricoli biologici e destinati all’esportazione.
 - Trasformazione digitale nella logistica e nelle telecomunicazioni.
 - Tecnologie finanziarie e assicurative (fintech e insurtech).
 
Nell’ambito delle strutture di partnership è consentita la costituzione di un’impresa a Hong Kong sotto forma di Special Purpose Vehicle (SPV) oppure mediante la creazione di una joint venture con residenti locali. Questo approccio è particolarmente rilevante per gli imprenditori che intendono in seguito entrare nel mercato della Cina continentale o dei paesi del Sud-Est asiatico, ma non hanno la possibilità di aprire immediatamente una rappresentanza in grandi metropoli come Shanghai o Shenzhen. Tale formato permette di ottimizzare il carico fiscale, evitare complessità legate al controllo transfrontaliero e ottenere supporto amministrativo dalle autorità locali.
Hong Kong è aperta ai beneficiari stranieri, inclusa la possibilità di registrare capitale interamente straniero al 100%. Nel caso di attività nei settori considerati strategici — in particolare servizi finanziari o tecnologie per la difesa — è necessario ottenere approvazioni specifiche. Negli altri settori, l’attività economica a Hong Kong è consentita senza restrizioni. La legge non impone l’inclusione di residenti tra gli azionisti o i dirigenti dell’impresa.
Quadro normativo per la costituzione di una persona giuridica a Hong Kong
La spiegazione relativa alla procedura di costituzione di una persona giuridica a Hong Kong dipende direttamente dall’analisi del quadro normativo locale, sviluppato secondo la tradizione giuridica anglosassone. Nonostante Hong Kong faccia parte della Repubblica Popolare Cinese, mantiene lo status di entità amministrativa separata e continua ad applicare il proprio sistema giuridico basato sul principio del diritto dei precedenti. Questo approccio garantisce la stabilità delle procedure e consente agli investitori stranieri di operare in un contesto legale chiaro e prevedibile.
L’atto normativo principale che stabilisce le regole per la creazione e il funzionamento delle organizzazioni commerciali è Companies Ordinance (Cap. 622) – Legge sulle società. La versione aggiornata di questo documento normativo è entrata in vigore nel 2024, introducendo strumenti digitali, ottimizzando le procedure per le piccole imprese e modernizzando le regole relative alla trasparenza dei beneficiari effettivi. Tale normativa disciplina il processo di costituzione delle società, definisce i requisiti per la loro struttura interna, stabilisce i doveri dei dirigenti, regola la tenuta della documentazione societaria e ne indica le condizioni per la cessazione volontaria dell’attività.
La presentazione del fascicolo di registrazione avviene tramite il Companies Registry, l’organo statale incaricato della formalizzazione e della registrazione delle persone giuridiche. Si tratta dell’autorità principale che gestisce sia i registri elettronici sia quelli cartacei delle società, verificando la conformità alla forma giuridica, alla denominazione e ai requisiti statutari. Le aziende con partecipazione straniera possono completare la registrazione a distanza attraverso il sistema e-Registry, disponibile in lingua inglese.
Tuttavia, la costituzione di una persona giuridica a Hong Kong richiede l’interazione anche con altri enti, tra cui principalmente:
- Inland Revenue Department (IRD) — l’agenzia fiscale responsabile dell’assegnazione del numero di registrazione fiscale (Business Registration Number, BRN) e della supervisione successiva della rendicontazione.
 - Securities and Futures Commission (SFC) — la commissione per la regolamentazione delle attività sui mercati finanziari.
 - Companies Registry — il dipartimento incaricato del controllo delle violazioni della normativa societaria.
 - Business Registration Office — l’ente che regola le attività soggette a licenza.
 
Particolare attenzione viene rivolta alla conformità della struttura societaria alle normative vigenti. La presenza di non residenti tra gli azionisti o i membri del consiglio di amministrazione comporta un livello più rigoroso di verifica. È importante comprendere che la regolamentazione delle imprese a Hong Kong include anche leggi contro il riciclaggio di denaro (Anti-Money Laundering Ordinance, AMLO), norme per la prevenzione della corruzione (Prevention of Bribery Ordinance, POBO) e disposizioni relative alla trasparenza dei beneficiari effettivi.
Elenco sintetico dei principali atti normativi:
| 
			 Nome del documento normativo  | 
			
			 Ambito di regolamentazione  | 
		
| 
			 Companies Ordinance (Cap. 622)  | 
			
			 Costituzione, struttura organizzativa e cessazione delle attività delle società  | 
		
| 
			 Inland Revenue Ordinance (Cap. 112)  | 
			
			 Tassazione e obblighi di presentazione della rendicontazione fiscale  | 
		
| 
			 Business Registration Ordinance (Cap. 310)  | 
			
			 Ottenimento del numero di registrazione e aggiornamento annuale dei dati aziendali  | 
		
| 
			 Securities and Futures Ordinance (Cap. 571)  | 
			
			 Controllo delle attività sui mercati finanziari e rilascio di licenze per servizi di investimento  | 
		
| 
			 Anti-Money Laundering and Counter-Terrorist Financing Ordinance (Cap. 615)  | 
			
			 Prevenzione delle frodi finanziarie e identificazione delle controparti nell’ambito delle procedure KYC  | 
		
Nonostante il sistema si basi sui precedenti giuridici, rimane flessibile e sensibile alla giurisprudenza. Proprio questa caratteristica genera alcune incertezze legali: l’interpretazione di disposizioni identiche può variare nella prassi giudiziaria a seconda delle circostanze specifiche. Per questo motivo, nella registrazione di una società a Hong Kong è importante orientarsi non solo al contenuto letterale delle norme, ma anche alla prassi applicativa consolidata a livello locale.
Tra i potenziali rischi legali figurano il rifiuto della registrazione a causa di traduzioni errate degli atti costitutivi, incongruenze nella denominazione o difficoltà nella verifica di un beneficiario straniero. Ulteriori complicazioni possono sorgere in caso di denominazioni simili già presenti nel registro, il che rende necessaria la presentazione di alternative. Un’ulteriore vulnerabilità è rappresentata da una divulgazione incompleta dei dati relativi ai titolari effettivi, che può portare all’annullamento dell’iscrizione nel registro.
Hai domande su questo materiale? Contatta direttamente il nostro consulente e ricevi una consulenza di alta qualità
Forme giuridiche ammesse per la creazione di un’impresa a Hong Kong
La scelta della struttura giuridica ottimale rappresenta una delle decisioni prioritarie per l’imprenditore che intende avviare un’attività commerciale in questa giurisdizione. La forma societaria prescelta influisce sul livello di responsabilità patrimoniale, sulle modalità decisionali in ambito gestionale, sul grado di trasparenza dei dati nonché sulla possibilità di accedere ai mercati internazionali. Questa giurisdizione offre un’ampia gamma di forme adatte sia a persone fisiche sia a gruppi societari internazionali.
La tipologia di società più comune a Hong Kong è la Private Company Limited by Shares, ossia la società privata a responsabilità limitata per azioni. Questo modello è particolarmente apprezzato dai fondatori stranieri, in quanto consente di creare un’impresa con elevata flessibilità gestionale e una struttura semplice. La normativa locale permette di costituire la società con un capitale sociale minimo simbolico, pari a un solo dollaro di Hong Kong (circa 0,12 euro), senza alcun requisito obbligatorio di capitale aggiuntivo. Inoltre, sia tra i soci che tra i membri dell’organo direttivo possono figurare persone non residenti, rendendo possibile l’apertura di una società a responsabilità limitata a Hong Kong senza la necessità di presenza fisica sul territorio. Questa configurazione rappresenta un vantaggio rilevante per gli investitori internazionali che desiderano avviare rapidamente un’attività nella regione.
Per progetti di dimensioni maggiori o destinati a raccogliere capitali sul mercato, può essere scelta la Public Company Limited by Shares, ossia la società pubblica a responsabilità limitata. A differenza della forma privata, la società pubblica comporta obblighi più stringenti: la divulgazione pubblica dei bilanci, la presenza di almeno due amministratori e la possibilità di quotare le azioni in borsa. Inoltre, per alcune attività, in particolare quelle legate agli investimenti finanziari, è necessario rispettare le normative della Securities and Futures Commission (SFC) e predisporre il bilancio annuale secondo gli Hong Kong Financial Reporting Standards (HKFRS), con revisione legale dei conti inclusa.
Per gli investitori esteri interessati a penetrare il mercato hongkonghese, una strategia efficace consiste nel creare una joint venture con un partner locale. Questa collaborazione permette di navigare con maggiore facilità tra gli adempimenti normativi e di sfruttare l’esperienza e la conoscenza del mercato interno. Grazie a tale approccio, diventa più semplice aprire una società a Hong Kong e avviare attività in settori soggetti a regolamentazioni specifiche, come edilizia, infrastrutture e logistica, riducendo al minimo tempi e rischi burocratici.
Per coloro che preferiscono non costituire una nuova entità giuridica, esistono due soluzioni alternative:
- Branch Office (filiale): rappresenta una sede ufficiale di una società estera, operante direttamente a nome della casa madre. L’apertura di una filiale permette di iniziare le operazioni commerciali a Hong Kong senza la necessità di una costituzione di una società a Hong Kong separata. Tutti gli obblighi legali e fiscali derivanti dalle attività rimangono in capo alla società madre.
 
- Representative Office (ufficio di rappresentanza) è una forma priva del diritto di svolgere attività commerciali. È adatta a funzioni di marketing e di ricerca, nonché all’instaurazione di relazioni d’affari. Aprire un ufficio di rappresentanza a Hong Kong richiede un set minimo di documenti, non si applica alcuna imposizione fiscale, poiché non viene generato alcun utile.
 
Importante: la registrazione di una società a Hong Kong da parte di un non residente avviene alle stesse condizioni previste per i residenti locali. I registri non richiedono la conferma della residenza fiscale né un indirizzo permanente a Hong Kong. Nel caso in cui l’attività prevista riguardi settori soggetti a licenza o preveda la partecipazione a progetti realizzati con enti pubblici, sarà necessario ottenere una previa autorizzazione dalle autorità competenti. Per accedere agli appalti pubblici o partecipare a iniziative nell’ambito di partenariati pubblico-privati, l’investitore straniero deve costituire una struttura societaria a Hong Kong in collaborazione con un’impresa locale.
Indipendentemente dal modello giuridico scelto, l’avvio dell’attività economica implica il completamento della procedura ufficiale di costituzione. Tale procedura comprende l’iscrizione presso il Companies Registry (Registro delle Società di Hong Kong), l’assegnazione di un numero di registrazione aziendale univoco (Business Registration Number — BRN), nonché l’apertura di un conto bancario presso un istituto di credito autorizzato. Considerati i requisiti amministrativi semplificati e la rapidità delle pratiche, Hong Kong mantiene lo status di uno dei centri di commercio internazionale più accessibili per le imprese orientate al mercato del Sud-Est asiatico.
Come si registra una società a Hong Kong: procedura dettagliata passo dopo passo
La costituzione di una società a Hong Kong, pur apparendo inizialmente semplice, è un processo che richiede attenzione meticolosa e corretta esecuzione di tutti i passaggi. Piccoli errori nella scelta del nome societario, nella definizione della struttura organizzativa o nella predisposizione della documentazione necessaria possono comportare il rigetto della domanda o la sospensione temporanea del suo esame da parte delle autorità competenti. Tuttavia, quando tutti i requisiti legali e formali sono rispettati, la procedura si conclude in tempi relativamente brevi: generalmente tra tre e cinque giorni lavorativi.
Un elemento che rende questa giurisdizione particolarmente vantaggiosa per gli investitori stranieri è la possibilità di svolgere quasi tutte le operazioni attraverso il sistema elettronico e-Registry. Grazie a questa piattaforma digitale, i fondatori possono completare la maggior parte delle fasi di registrazione senza doversi recare fisicamente a Hong Kong. Ciò include l’invio dei moduli, la verifica dei dati e la gestione della documentazione obbligatoria, rendendo la costituzione di una società accessibile anche a chi risiede all’estero. La combinazione di rapidità, trasparenza e possibilità di operare a distanza rappresenta un vantaggio cruciale per chi desidera stabilire una presenza commerciale stabile nella regione senza complicazioni logistiche.
La procedura di registrazione di una società a Hong Kong è suddivisa in fasi precise. Di seguito una guida dettagliata passo dopo passo.
Fase 1. Scelta della forma societaria
Il primo passo consiste nell’individuare la forma giuridica più appropriata. Nella maggior parte dei casi, gli investitori stranieri optano per la Private Company Limited by Shares (società a responsabilità limitata di tipo privato). Questo modello prevede una chiara ripartizione dei rischi giuridici tra i proprietari e offre meccanismi flessibili di amministrazione societaria. È adatto sia a progetti iniziali, sia a strutture holding complesse. Nei casi che prevedono la quotazione pubblica delle azioni o la raccolta di capitali da investitori esterni, viene utilizzata la forma della Public Company Limited by Shares, che richiede la divulgazione obbligatoria delle principali informazioni e la realizzazione di una revisione legale dei conti annuali.
Se l’attività economica è limitata alla promozione di servizi o prodotti, è possibile aprire una società a Hong Kong come Representative Office (ufficio di rappresentanza), che non costituisce un’entità giuridica separata. Per le multinazionali, invece, è ammessa l’apertura di un Branch Office (filiale), ufficio collegato alla società madre ma non giuridicamente indipendente. Per le multinazionali è inoltre ammessa l’apertura di una filiale, ufficio separato ma non giuridicamente indipendente dalla casa madre, che opera stabilmente sul territorio di Hong Kong.
Fase 2. Scelta della denominazione
Prima di presentare i moduli di registrazione, la società deve scegliere una denominazione univoca. Il nome può essere redatto in lingua cinese o inglese. La procedura non ammette duplicazioni con società già registrate, né l’utilizzo di varianti simili per significato o pronuncia. Inoltre, denominazioni contenenti elementi potenzialmente fuorvianti (ad esempio “Government”, “Royal”, “Trust”, “Chamber”) richiedono l’autorizzazione preventiva delle autorità competenti.
La verifica della disponibilità del nome si effettua tramite il servizio elettronico Name Search sul sito del Companies Registry. Se necessario, il nome può essere riservato per un periodo massimo di 90 giorni di calendario.
Fase 3. Preparazione del pacchetto costitutivo
In questa fase viene redatto il documento obbligatorio Articles of Association, che definisce tutte le informazioni societarie obbligatorie secondo il Companies Ordinance (Cap. 622).
- Questo documento definisce le informazioni fondamentali sulla società, compreso il nome approvato, l’indirizzo della sede legale e la struttura interna. Inoltre, disciplina i diritti e i doveri degli azionisti, le modalità di nomina degli amministratori, i principi di distribuzione degli utili e lo svolgimento delle assemblee generali.
 
È inoltre necessario includere le seguenti informazioni e documenti di supporto:
- copie dei documenti di identità di tutti i membri della direzione e degli azionisti;
 - informazioni relative al segretario aziendale, il quale può essere rappresentato da una persona fisica o da una società con sede a Hong Kong;
 - conferma dell’indirizzo effettivo (ad esempio, contratto con un agente registrato autorizzato).
 
Nel caso in cui la società ricorra a finanziamenti provenienti da soggetti esterni, le autorità potrebbero richiedere documentazione dettagliata attestante l’origine dei fondi impiegati. Se l’impresa possiede una struttura proprietaria articolata su più livelli societari, sarà necessario fornire lo schema di controllo e le informazioni relative ai beneficiari effettivi, in modo da garantire trasparenza e conformità normativa.
Fase 4. Invio della documentazione al Registro delle Società
Una volta completata la preparazione dei documenti, l’intero pacchetto per la registrazione di una società a Hong Kong deve essere trasmesso al Companies Registry tramite la piattaforma elettronica e-Registry. Per utilizzare il sistema, è indispensabile aver preventivamente creato un account registrato. La documentazione può essere firmata digitalmente mediante firma elettronica qualificata oppure caricata in formato digitale scannerizzato con firme autografe valide.
Contestualmente alla presentazione dei documenti, è previsto il pagamento della tassa di costituzione di una società a Hong Kong obbligatoria. Per l’anno 2025, l’importo ammonta a 1.720 HKD (circa 205 EUR) e può essere versato online tramite carta di credito o attraverso il sistema Faster Payment System (FPS). Questa procedura digitale semplifica notevolmente l’adempimento degli obblighi formali, rendendo più veloce la possibilità di aprire una società a Hong Kong.

Didascalia all’immagine: Sito web del Companies Registry a Hong Kong
Dopo la presentazione dei documenti, l’imprenditore riceve una conferma automatica e, entro 1–3 giorni lavorativi, una notifica con l’assegnazione del numero della società (Company Number) oppure una richiesta di correzione in caso di irregolarità.
Fase 5. Ricezione del Certificato di Incorporazione
La fase finale della procedura consiste nell’ottenimento del Certificate of Incorporation, che attesta lo status giuridico della nuova impresa. Questo documento viene fornito in formato digitale (file PDF con QR code) e registrato contemporaneamente nel registro elettronico del Companies Registry. Sulla base di questo certificato, l’organizzazione può registrarsi presso l’Inland Revenue Department (IRD), avviare l’apertura di un conto bancario e iniziare l’attività commerciale.
L’ultimo passo per completare la registrazione di una società a Hong Kong è l’ottenimento del Business Registration Certificate, rilasciato dall’ente fiscale e che certifica il diritto a svolgere attività commerciali. Questo documento è obbligatorio anche per le società che temporaneamente non operano sul mercato e deve essere aggiornato annualmente.

Un esempio di Business Registration Certificate (Certificato di Registrazione Aziendale) a Hong Kong
I vantaggi della procedura per i fondatori stranieri:
- La costituzione di una società a Hong Kong offre numerosi vantaggi, in particolare per i fondatori che risiedono all’estero. Una delle principali caratteristiche è la possibilità di completare l’intero iter di registrazione a distanza, inclusa l’identificazione e la verifica di tutti i soci e amministratori, senza la necessità di presenza fisica sul territorio.
 - Gran parte delle operazioni burocratiche può essere eseguita attraverso il sistema elettronico e-Registry, una piattaforma digitale che semplifica la presentazione dei documenti e riduce tempi e costi amministrativi.
 - La legislazione di Hong Kong non impone che i soci o i membri del consiglio di amministrazione abbiano residenza locale, offrendo quindi un’ampia flessibilità nella definizione della struttura societaria. Un ulteriore vantaggio consiste nel fatto che il capitale sociale richiesto per costituire una Private Company Limited by Shares è puramente simbolico, il che rende l’avvio dell’attività accessibile anche a chi dispone di risorse iniziali ridotte. Inoltre, i rapporti con le autorità possono essere gestiti interamente in lingua inglese, elemento che semplifica notevolmente la comunicazione per gli imprenditori stranieri e riduce il rischio di equivoci di natura giuridica.
 
Licenze per l’esercizio di attività a Hong Kong: requisiti e ambito di applicazione
È fondamentale ricordare che l’atto di registrazione di una società rappresenta soltanto la condizione legale minima per la sua esistenza, ma non attribuisce automaticamente la facoltà di operare in qualunque settore economico. Alcune tipologie di attività, infatti, sono soggette al rilascio di autorizzazioni o licenze specifiche da parte delle autorità competenti. In assenza di tali permessi, lo svolgimento di operazioni in comparti regolamentati è considerato illecito e può comportare conseguenze di carattere sia amministrativo che penale.
Per alcuni settori è necessario ottenere un’autorizzazione aggiuntiva dall’ente competente. Questo requisito è obbligatorio se si intende aprire una società a Hong Kong con licenza e operare in un settore regolamentato dell’economia.
A differenza dell’approccio universale adottato in alcuni Paesi, la concessione delle licenze a Hong Kong è strettamente legata alla natura dell’attività. Le autorizzazioni non vengono rilasciate automaticamente, ma solo dopo la presentazione di una specifica domanda, la verifica da parte dell’ente regolatore e, in alcuni casi, un colloquio con i rappresentanti dell’ente stesso. Svolgere attività senza la licenza richiesta in un settore regolamentato è considerato una violazione grave e può comportare responsabilità amministrativa o penale.
Principali settori che richiedono la licenza a Hong Kong:
- Costruzioni, supervisione architettonica, progettazione di impianti ingegneristici.
 - Servizi medici e farmaceutici, cliniche private, studi dentistici.
 - Consulenza finanziaria, gestione patrimoniale, attività di brokeraggio.
 - Soluzioni di pagamento, cripto-attività, prodotti fintech.
 - Radiodiffusione, televisione, servizi OTT, piattaforme di video hosting.
 - Telematica, reti di telecomunicazione, fornitori di servizi internet.
 - Produzione, trasformazione ed esportazione di prodotti alimentari.
 - Settore agricolo, logistica dei prodotti, esportazione verso la Cina continentale.
 
L’imprenditore straniero che intende aprire una società a Hong Kong con la licenza deve comprendere che l’autorizzazione non viene concessa alla società come entità giuridica, ma in base all’attività specifica, al modello di business, alla composizione dei soci e al rispetto dei requisiti di compliance. In altre parole, strutture identiche con team e beneficiari differenti possono ricevere decisioni diverse riguardo alla licenza.
Gli enti autorizzati al rilascio delle licenze a Hong Kong:
- Securities and Futures Commission (SFC) — regolamenta i servizi di brokeraggio, investimento e trust.
 - Insurance Authority (IA) — controllo delle compagnie assicurative e degli agenti.
 - Telecommunications Authority (OFCA) — rilascio delle licenze agli operatori di telecomunicazioni.
 - Department of Health — licenze in ambito medico e farmaceutico.
 - AFCD (Agriculture, Fisheries and Conservation Department) — regolamentazione del settore agricolo.
 - Buildings Department / Electrical and Mechanical Services Department — licenze in edilizia e ingegneria.
 - Customs and Excise Department — licenze per attività commerciali, fornitura transfrontaliera di beni, vendita di alcolici e tabacchi, operazioni con metalli preziosi e asset digitali.
 
È possibile avviare il processo di richiesta della licenza a Hong Kong in parallelo con la registrazione della società. Tuttavia, la domanda deve essere presentata separatamente e contenere informazioni dettagliate sulle attività previste, sulle misure di controllo interne implementate, sul livello di competenza del personale e sulla situazione finanziaria attuale dell’azienda. In alcuni casi, la presentazione della documentazione è consentita solo dopo aver ottenuto il certificato di registrazione (Certificate of Incorporation).
La licenza può essere rilasciata a un non residente a Hong Kong?Sì, la normativa vigente lo consente, ma l’ottenimento richiede il rispetto di determinate condizioni. In primo luogo, la struttura aziendale deve essere completamente trasparente e verificabile: occorre la disclosure di tutti i beneficiari finali, compresi residenza e fonti di reddito. In secondo luogo, è necessario dimostrare esperienza nel settore pertinente — ad esempio tramite curriculum dei dirigenti, licenze in altre giurisdizioni o certificati di progetti precedenti. In terzo luogo, durante l’esame della domanda viene data particolare importanza al rispetto delle norme anti-riciclaggio e KYC, nonché all’assenza di legami commerciali o finanziari con Paesi soggetti a sanzioni internazionali.
Documentazione richiesta per ottenere la licenza commerciale a Hong Kong:
- Certificato di costituzione della società (Certificate of Incorporation) e certificato fiscale di registrazione (Business Registration Certificate).
 - Atti costitutivi, compresi memorandum e statuto aziendale (Articles of Association).
 - Business plan con indicazione dei servizi offerti, struttura dei costi e fonti di reddito.
 - Previsioni finanziarie e strategia di marketing.
 - Prova della disponibilità di personale qualificato con formazione o esperienza specifica.
 - Documenti comprovanti il rispetto delle normative in materia di cybersecurity (per fintech, telecomunicazioni).
 
Alcune licenze (ad esempio Type 1–10 della SFC) prevedono un colloquio con il management dell’azienda. Può essere richiesta anche la nomina di un rappresentante residente autorizzato, responsabile del rispetto delle condizioni della licenza.
Nota importante: la licenza può essere revocata se l’attività svolta non corrisponde a quella dichiarata, o se vengono scoperti documenti incompleti o falsificati. Per questo motivo, è sempre consigliabile effettuare un controllo preliminare della struttura aziendale prima di procedere con la richiesta di licenza a Hong Kong.
Quali tasse paga una società a Hong Kong e se ci sono le agevolazioni fiscali
Decidere di aprire un’impresa a Hong Kong implica una valutazione attenta del carico fiscale e la pianificazione di una strategia di tassazione efficiente. Sebbene questa giurisdizione sia considerata tra le più favorevoli per gli imprenditori internazionali, non può essere definita un paradiso fiscale nel senso tradizionale. Hong Kong applica un sistema tributario solido e trasparente, con obblighi di rendicontazione chiari e meccanismi di controllo consolidati. Allo stesso tempo, la regione offre opportunità di ottimizzazione fiscale grazie a incentivi agli investimenti, aliquote ridotte e a un regime di tassazione territoriale che grava solo sui redditi prodotti all’interno del territorio. La Corporate Income Tax si applica esclusivamente ai profitti derivanti dall’attività economica locale, senza considerare la residenza dei proprietari o la sede della società madre.
L’ammontare dell’imposta sul reddito delle società è determinato secondo una scala progressiva e si articola in due livelli:
| 
			 Reddito imponibile  | 
			
			 Aliquota applicata  | 
		
| 
			 Fino a HKD 2.000.000 (circa 234.000 EUR)  | 
			
			 8,25%  | 
		
| 
			 Oltre HKD 2.000.000  | 
			
			 16,5%  | 
		
È importante sottolineare che a Hong Kong non è previsto un sistema di IVA tradizionale. In sua vece, entra in gioco la Stamp Duty, ossia l’imposta di bollo, applicata in occasione di operazioni specifiche come la cessione di azioni, il trasferimento di beni immobili o la stipula di determinati contratti. L’aliquota può variare dallo 0,2 fino al 4,25%, a seconda della natura e dell’ammontare della transazione.
Inoltre, le imposte sulle attività commerciali a Hong Kong possono includere:
- tasse per licenze (a seconda del tipo di attività);
 - contributi obbligatori al fondo pensione MPF (solo se presenti dipendenti residenti);
 - dazi all’importazione di beni dalla Cina continentale;
 - spese amministrative per la presentazione di dichiarazioni e il rinnovo della registrazione.
 
Nella maggior parte dei casi, i tributi vengono versati una volta l’anno, dopo il deposito del bilancio presso l’Inland Revenue Department (IRD). Nel quadro attuale, spetta alle società determinare autonomamente l’ammontare del reddito imponibile e predisporre la dichiarazione fiscale, includendo eventuali sgravi o agevolazioni disponibili. L’intero meccanismo si fonda sul principio di autovalutazione (self-assessment), che responsabilizza direttamente l’impresa nella corretta determinazione delle proprie obbligazioni fiscali.

Didascalia immagine: Portale ufficiale dell’Inland Revenue Department (IRD)
Obblighi dichiarativi e sanzioni in caso di omissione
Anche quando una società costituita a Hong Kong da parte di soggetti non residenti non svolga attività operative nel territorio, rimane obbligatorio presentare annualmente la dichiarazione fiscale, persino con valori pari a zero. Tale norma si applica a tutte le entità giuridiche registrate nella giurisdizione, senza eccezioni.
Il mancato rispetto di questa prescrizione può comportare conseguenze rilevanti: l’imposizione di sanzioni pecuniarie proporzionate al ritardo, l’applicazione di interessi sulle somme non dichiarate e, nei casi più gravi, la possibilità di procedimenti giudiziari o la sospensione della capacità operativa della società. In questo senso, la corretta e tempestiva presentazione della dichiarazione fiscale rappresenta un adempimento essenziale per garantire la piena conformità alle normative locali ed evitare rischi che potrebbero compromettere la continuità dell’attività d’impresa.
Le conseguenze in caso di violazione:
- Sanzioni da HKD 1.200 per mancata presentazione della dichiarazione.
 - Addebito di interessi di mora per ogni giorno di ritardo.
 - Possibilità di liquidazione amministrativa tramite tribunale (Strike-off).
 - Limitazioni future nell’apertura di conti bancari.
 
Per questo motivo, costituire una società a Hong Kong senza una strategia fiscale ben definita rappresenta un rischio significativo. Anche in assenza di attività operativa, l’organizzazione è tenuta a rispettare i requisiti societari: rinnovare i documenti autorizzativi, presentare le dichiarazioni in tempo utile e versare i contributi previsti.
Procedura per l’apertura di un conto aziendale a Hong Kong
Dopo la registrazione della società, il passo successivo è la creazione dell’infrastruttura di pagamento necessaria per effettuare operazioni finanziarie e svolgere attività commerciali. Solo a questo punto l’azienda può ricevere pagamenti, distribuire dividendi e operare con fornitori e clienti. Pertanto, aprire un conto aziendale a Hong Kong non è una formalità, ma una fase obbligatoria per l’avvio completo dell’attività.
Attualmente la giurisdizione resta aperta agli investimenti esteri, ma le banche hanno inasprito i requisiti a causa dei rischi legati alle sanzioni e della pressione globale sulle transazioni transfrontaliere. Particolare attenzione viene riservata alle società con struttura non residente e alle imprese operanti in settori ad alto controllo regolamentare.
È possibile aprire un conto a nome della società sia in una banca tradizionale sia in un sistema di pagamento autorizzato dalla Hong Kong Monetary Authority (HKMA).
- La prima soluzione si rivolge principalmente a realtà imprenditoriali già affermate, caratterizzate da una struttura organizzativa consolidata e da processi interni ben definiti.
 - La seconda, invece, risponde meglio alle esigenze di iniziative innovative, come piattaforme digitali, attività di commercio elettronico e startup in fase di espansione, per le quali rapidità di implementazione e capacità di adattamento rappresentano elementi fondamentali.
 
Fattori che influenzano la decisione della banca:
- Status e giurisdizione dei beneficiari: preferenza per cittadini UE, Regno Unito, Singapore e Hong Kong. Le società con titolari in paesi soggetti a sanzioni (tra cui Russia, Iran, Corea del Nord) sono soggette a controlli aggiuntivi.
 - Geografia delle operazioni: le banche valutano positivamente le aziende che operano in regioni con elevato livello regolamentare (UE, USA, Giappone). Le operazioni con paradisi fiscali richiedono chiarimenti e documentazione aggiuntiva.
 - Modello di business e origine dei capitali: per aprire un conto aziendale a Hong Kong, è necessario dimostrare l’effettivo svolgimento di attività commerciali. Gli istituti finanziari valutano l’ampiezza delle transazioni, la logica dei flussi di cassa e le motivazioni della scelta della giurisdizione di registrazione.
 
| 
			 Struttura finanziaria  | 
			
			 Caratteristiche principali e condizioni di servizio  | 
		
| 
			 HSBC  | 
			
			 Predilige grandi clienti corporate e strutture locali; richiede controlli di due diligence più rigorosi  | 
		
| 
			 Standard Chartered  | 
			
			 Collabora principalmente con imprese orientate all’export  | 
		
| 
			 Bank of China (HK)  | 
			
			 Spesso richiede la presenza fisica dei direttori al momento della presentazione dei documenti  | 
		
| 
			 Hang Seng Bank  | 
			
			 Mostra maggiore flessibilità verso PMI e società commerciali  | 
		
| 
			 DBS Bank (HK)  | 
			
			 Interagisce attivamente con clienti del settore digitale e IT  | 
		
Attualmente, le seguenti istituzioni finanziarie offrono accesso all’apertura di conti a Hong Kong. Ognuno degli istituti indicati applica proprie procedure di valutazione del cliente e stabilisce criteri individuali di ammissione. Ad esempio, HSBC serve prevalentemente strutture locali con una storia operativa consolidata, mentre Hang Seng mostra interesse verso aziende attive nel settore commerciale.
Se si prevede di aprire un conto corrente per attività di e-commerce, conviene considerare strumenti di pagamento alternativi, inclusi servizi come Airwallex e Statrys.
Per l’apertura del conto sarà necessario fornire il seguente pacchetto di documenti:
- Certificate of Incorporation (certificato di costituzione).
 - Articles of Association (atto costitutivo e statuto).
 - Conferma dell’indirizzo di residenza e documenti di identità di tutti i direttori e dei proprietari effettivi.
 - Prove dell’attività commerciale (contratti, fatture, siti web).
 - Conferma della registrazione fiscale, se applicabile.
 
Per strutture ad alto rischio (crypto, gambling, fintech), l’apertura di un conto aziendale a Hong Kong è possibile solo previa preparazione di un compliance pack. Nella pratica, ciò significa strutturare legalmente l’azienda, definire i flussi di capitale, nominare responsabili della conformità, sottoporre il modello di business ad audit e preparare la documentazione di compliance. In alcuni casi, gli istituti finanziari richiedono un’intervista online con la partecipazione del direttore, del proprietario effettivo e del corporate secretary designato.
Anche in assenza di motivi formali di rifiuto, l’istituto finanziario può sospendere la procedura in qualsiasi fase se sorgono sospetti minimi. Per questo è fondamentale assicurare che la documentazione rispetti gli standard internazionali FATF e le raccomandazioni regolatorie della Hong Kong Monetary Authority (HKMA).
I tempi di valutazione della domanda e apertura del conto in banca tradizionale sono generalmente compresi tra 2 e 6 settimane; nei sistemi di pagamento alternativi, tra 3 e 10 giorni lavorativi. Il costo per la verifica e l’assistenza varia da 800 a 3.000 EUR, a seconda della complessità della struttura e della banca scelta.
Un consiglio: prima di aprire un conto aziendale a Hong Kong, è consigliabile effettuare un audit interno di compliance per individuare vulnerabilità e perfezionare la struttura prima della presentazione della domanda.
Conclusione
La scelta di costituire una società a Hong Kong non è mai casuale, ma rappresenta un’iniziativa che implica un’analisi accurata delle regole locali e una pianificazione graduale delle fasi operative. Questa giurisdizione resta una delle poche in Asia che consente agli investitori stranieri di avviare un’impresa senza dover essere fisicamente presenti né come soci né come amministratori. Ciò nonostante, dietro l’apparente linearità della procedura si nascondono aspetti che richiedono attenzione, come la selezione della forma societaria più adatta, l’ottenimento delle licenze necessarie e l’adempimento degli obblighi fiscali.
Nella pratica quotidiana, non sono rari gli ostacoli. Errori formali possono insorgere se lo statuto societario non rispetta pienamente i requisiti previsti dalla normativa locale, se la denominazione scelta non è conforme o se manca una struttura giuridica coerente e ben articolata. Ulteriori difficoltà possono emergere già in sede di apertura del conto bancario, qualora i titolari effettivi non superino le verifiche di due diligence e di compliance imposte dagli istituti finanziari.
Per ridurre al minimo tali rischi, è consigliabile affidarsi a professionisti con esperienza nell’assistenza alle imprese straniere che intendono registrare una società a Hong Kong. Un supporto qualificato non solo accelera il processo di avvio, ma contribuisce anche a evitare problematiche legali latenti, capaci di compromettere l’operatività dell’azienda fin dalle prime fasi.