Come funziona la tassazione a Hong Kong: quadro normativo e implicazioni operative

22.09.2025
Come funziona la tassazione a Hong Kong: quadro normativo e implicazioni operative
Siamo pronti a rispondere alle vostre domande.
Avete domande riguardo a questo materiale? Contattate direttamente il nostro consulente e riceverete una consulenza di qualità.

Il sistema fiscale di Hong Kong è uno dei motivi principali per cui gli imprenditori internazionali scelgono questa giurisdizione per avviare e strutturare attività globali. Una conoscenza approfondita delle norme tributarie locali permette non solo di ridurre i costi operativi, ma anche di aumentare in modo significativo l’attrattiva del delle attività imprenditoriali a Hong Kong agli occhi di partner e investitori. Gli specialisti evidenziano che una gestione ben articolata degli obblighi fiscali costituisce la base per una crescita aziendale stabile, per l’incremento dei redditi personali e per un solido equilibrio finanziario a lungo termine. Proprio per questo motivo comprendere le specificità del sistema di tassazione a Hong Kong diventa un passaggio essenziale per chi intende aprire una società a Hong Kong e punta a un funzionamento realmente efficace nel contesto locale.

L’applicazione corretta dei meccanismi fiscali non rappresenta un semplice strumento di ottimizzazione, bensì un elemento chiave per la tutela del capitale e per la riduzione dei rischi giuridici. In uno scenario caratterizzato da forte competizione internazionale, la precisione interpretativa delle disposizioni tributarie è spesso il fattore decisivo del successo. Per questo è fondamentale analizzare in anticipo le peculiarità del regime di imposizione delle società a Hong Kong e costruire una strategia che consideri ogni requisito normativo obbligatorio. Nel presente materiale vengono esaminati nel dettaglio gli aspetti principali che consentono di rimanere pienamente conformi agli obblighi fiscali sia per le persone fisiche sia per il operatività aziendale a Hong Kong.

Sistema fiscale di Hong Kong

Le tasse a Hong Kong rappresentano un elemento decisivo per gli imprenditori stranieri che mirano ad ampliare le proprie attività e a rafforzare l’attrattiva per gli investitori. Pur essendo una Regione Amministrativa Speciale della Cina, Hong Kong non rientra nella categoria dei classici paradisi fiscali: il suo quadro giuridico si avvicina piuttosto a quello di un centro internazionale a bassa imposizione, caratterizzato da norme trasparenti e prevedibili per l’amministrazione delle attività aziendale a Hong Kong. L’intero sistema di tassazione a Hong Kong è disciplinato dall’Inland Revenue Ordinance (IRO), l’atto legislativo che costituisce la base normativa per la regolamentazione di tutte le questioni tributarie.

La gestione delle imposte è affidata all’Inland Revenue Department (IRD), l’autorità incaricata di vigilare sull’adempimento degli obblighi fiscali da parte delle società, compreso il pagamento della tassa annuale prevista per la registrazione di una società a Hong Kong. Al momento della richiesta del certificato di incorporazione, viene automaticamente creato un fascicolo fiscale dell’impresa. Il numero identificativo riportato sul certificato funge contemporaneamente da codice del dossier tributario, garantendo così una struttura amministrativa ordinata e facilmente verificabile.

Il modello di imposizione adottato a Hong Kong (Hong Kong/Xianggang) è fondato sul criterio territoriale, in base al quale sia le imprese sia i contribuenti individuali sono assoggettati a imposta unicamente per i redditi che trovano origine nel territorio della giurisdizione. I proventi maturati all’estero restano invece esclusi dall’ambito impositivo locale. Per le attività operative a Hong Kong, tale impostazione comporta un alleggerimento rilevante della pressione fiscale e offre una maggiore flessibilità nella pianificazione e nella gestione dei flussi finanziari transfrontalieri. Di seguito è presentata una sintesi delle principali caratteristiche che definiscono il sistema fiscale di Hong Kong.

Imposta

Valore

Note

Imposta sugli utili delle società

16.5%

Si applica ai profitti derivanti da fonti situate a Hong Kong

Per le imprese individuali

15%

Valida fino a 2 milioni HKD

Aliquota agevolata per piccole imprese

8.25%

Aliquota ridotta per ditte individuali

7.5%

Imposta sul capital gain

Non viene applicata

A eccezione dei casi in cui l’incremento di capitale rappresenti di fatto un’attività commerciale: in tali circostanze, il guadagno viene tassato come reddito ordinario

IVA / Imposta sulle vendite

Imposta alla fonte (withholding tax)

Non viene applicata sui dividendi o sugli interessi distribuiti dalle società di Hong Kong

Controllo dei flussi valutari

Assenti

Imposta sul reddito delle persone fisiche

Aliquota progressiva dal 2 al 17%

Variabile in base all’ammontare del reddito

Tassazione per le persone fisiche a Hong Kong: chi è considerato residente fiscale

Il principale criterio per stabilire se un individuo è residente fiscale a Hong Kong riguarda la durata della sua permanenza nel territorio. La normativa distingue diverse casistiche:

  • Oltre 180 giorni nell’anno solare: se una persona soggiorna a Hong Kong per più di sei mesi, acquisisce automaticamente lo status di residente fiscale.
  • Totale di 300 giorni su due anni consecutivi: anche se in ciascun anno non si superano i 180 giorni, se la somma dei giorni nei due anni consecutivi raggiunge almeno 300, si applica comunque il regime di residenza fiscale.

In entrambe le situazioni, il soggetto è obbligato a dichiarare e versare le imposte a Hong Kong. A questi criteri base si aggiunge la cosiddetta regola dei 60 giorni:

  • Se il soggiorno è inferiore a 60 giorni, non è dovuta alcuna imposta sul reddito.
  • Se la permanenza è compresa tra 60 e 180 giorni, le imposte sono calcolate proporzionalmente ai giorni effettivamente trascorsi nel territorio.

Di conseguenza, anche visite di breve durata possono comportare obblighi fiscali a Hong Kong se superano la soglia minima stabilita. L’attenzione principale è rivolta al luogo in cui il reddito è stato effettivamente percepito, più che allo status personale del contribuente.

Per i residenti

Per i non residenti

I residenti fiscali a Hong Kong sono tassati su quasi tutte le tipologie di reddito, tra cui:

  • salari e compensi derivanti da contratti di lavoro;
  • profitti derivanti dall’attività imprenditoriale;
  • canoni di locazione e altri proventi derivanti dalla locazione di immobili;
  • pensioni e onorari professionali

Se una persona non rientra nello status di residente fiscale, le imposte vengono applicate solo sui redditi generati da attività connesse esclusivamente a Hong Kong, come:

  • salari e compensi per servizi resi nel territorio;
  • redditi derivanti da attività d’impresa condotta tramite una stabile organizzazione a Hong Kong;
  • proventi da immobili situati nel territorio di Hong Kong

La caratteristica principale del sistema fiscale di Hong Kong è la possibilità di scegliere il metodo di calcolo più conveniente per il contribuente. L’ammontare delle imposte viene determinato come il valore più basso tra due opzioni:

  1. Aliquota fissa del 15% sul reddito imponibile, calcolato dopo le deduzioni ammissibili.
  2. Aliquota progressiva, in cui la percentuale di imposta varia in base all’ammontare del reddito.

Aliquota

Fascia di reddito imponibile (HKD)

Imposta dovuta (HKD)

2%

0–50.000

0

6%

50.000–100.000

1.000

10%

100.000–150.000

4.000

14%

150.000–200.000

9.000

17%

200.000 e oltre

Da 16.000

Tassazione per le persone giuridiche a Hong Kong

L’imposta sui profitti a Hong Kong rappresenta il tributo principale per le società e gli imprenditori. Essa si applica quando l’attività commerciale dimostra un legame effettivo con il territorio di Hong Kong e genera reddito localmente.

Quando sorge l’obbligo fiscale

Secondo la normativa vigente, sono tenuti al pagamento dell’imposta sui profitti per le aziende a Hong Kong sia i soggetti giuridici registrati nel territorio, sia i professionisti e le imprese individuali. L’obbligo fiscale si verifica solo al soddisfacimento di tre condizioni principali:

  • l’azienda o l’imprenditore esercita effettivamente un’attività commerciale;
  • l’attività economica (commercio, intermediazione, consulenza) è svolta entro i confini di Hong Kong;
  • il profitto riportato nella contabilità proviene effettivamente da operazioni locali o ha origine nel territorio di Hong Kong.

Se l’impresa non realizza transazioni all’interno della regione e tutti i ricavi derivano dall’estero, nella maggior parte dei casi l’obbligo fiscale non si applica.

Aliquote fiscali a Hong Kong

La tassa sulle società a Hong Kong varia a seconda della forma giuridica dell’entità:

  • per le aziende incorporate come società di capitali, si applica l’aliquota del 16,5%;
  • per le imprese individuali e le partnership, l’aliquota è pari al 15%.

Dal 2019 è attiva una struttura fiscale a due livelli a Hong Kong, introdotta per sostenere le piccole e medie imprese. Secondo questa normativa, i primi 2 milioni HKD di profitto beneficiano di una riduzione:

  • 8,25% per le società di capitali;
  • 7,5% per le imprese individuali.

Gli utili eccedenti questa soglia sono soggetti alle aliquote standard (16,5% o 15%). Va sottolineato che, se un gruppo di società collegate ha più entità legali, la riduzione fiscale può essere applicata a una sola di esse.

Determinazione della fonte dei profitti

Uno degli aspetti più complessi della tassazione delle aziende a Hong Kong riguarda l’individuazione del luogo in cui i profitti sono effettivamente generati. L’Inland Revenue Department (IRD) si basa sulle indicazioni contenute nel Departmental Interpretation and Practice Notes №21 (versione 1998).

Gli ispettori IRD analizzano:

  • la natura e il luogo in cui viene svolta l’attività principale;
  • le condizioni contrattuali;
  • la localizzazione di fornitori e clienti;
  • i percorsi di movimentazione di merci o servizi;
  • le pratiche aziendali complessive.

Attraverso la valutazione di questi fattori, l’ente fiscale stabilisce se i profitti (o parte di essi) possano essere considerati reddito derivante da fonti situate a Hong Kong.

Nuovo regime fiscale a Hong Kong: come le multinazionali tassano i redditi passivi

Dal 1° gennaio 2023, il sistema di tassazione a Hong Kong ha subito importanti modifiche, con particolare riferimento alle imprese internazionali. È stato introdotto il meccanismo Foreign-sourced Income Exemption (FSIE), un regime specifico per i redditi passivi provenienti dall’estero. Questa innovazione risponde alle iniziative globali contro l’erosione della base imponibile e l’elusione fiscale, confermando Hong Kong come una giurisdizione competitiva, trasparente e affidabile.

Principi del regime FSIE

Il concetto centrale del FSIE è che alcune categorie di reddito, precedentemente considerate totalmente estere e quindi non soggette a imposizione a Hong Kong, ora sono equiparate a redditi prodotti nel territorio della regione.

A partire dal 2024, i redditi tassabili a Hong Kong alla tassa societaria standard (16,5%) includono:

  • interessi da prestiti e strumenti di debito;
  • dividendi distribuiti da società estere;
  • profitti derivanti dalla cessione di azioni o partecipazioni societarie;
  • ricavi derivanti dall’utilizzo o dalla cessione di proprietà intellettuali (IP).

Questo significa che Hong Kong amplia concretamente la definizione di “reddito locale”, modificando sensibilmente la pianificazione dei flussi internazionali di capitale per le multinazionali.

Eccezioni e agevolazioni

La normativa prevede diverse deroghe che permettono alle società di ridurre il carico fiscale aggiuntivo, a condizione di rispettare specifici requisiti:

  1. Substance a Hong Kong: se l’impresa dimostra un’effettiva presenza operativa sul territorio (dipendenti, ufficio, gestione delle attività), i dividendi, gli interessi e i profitti da cessione di azioni possono essere esentati dall’imposta.
  2. Collegamento giuridico con le IP: i redditi derivanti da proprietà intellettuali possono beneficiare dell’esenzione se gli asset hanno un legame reale con Hong Kong, incentivando l’insediamento di divisioni innovative e tecnologiche nella giurisdizione.
  3. Requisiti di partecipazione: per dividendi e ricavi da cessione di quote societarie, se l’azienda possiede una partecipazione significativa in una controllata e soddisfa determinati criteri, tali redditi possono essere esenti da imposizione fiscale (participation exemption).

Soggetti interessati dal nuovo regime fiscale di Hong Kong

È importante sottolineare che le modifiche riguardano esclusivamente le multinazionali. I privati con redditi esteri non sono interessati dal FSIE. Analogamente, le aziende locali che non fanno parte di gruppi internazionali non sono obbligate ad applicare le nuove regole. Nonostante le novità, Hong Kong mantiene il principio di tassazione territoriale: i redditi generati al di fuori della giurisdizione non sono soggetti a imposta per individui o imprese locali.

Registrazione di imprese a Hong Kong: ulteriori obblighi fiscali da considerare

Uno dei principali vantaggi per chi decide di registrare una società a Hong Kong è l’assenza di imposta sul capital gain a Hong Kong. Ciò significa che i profitti derivanti dall’aumento del valore degli asset non sono soggetti a tassazione. Tuttavia, è importante considerare alcune eccezioni: se le operazioni sugli asset rientrano in un’attività commerciale regolare, i redditi generati da tali transazioni possono essere soggetti alla tassazione societaria a Hong Kong. Ad esempio, un’impresa che acquista e vende regolarmente titoli e altri strumenti finanziari per generare profitto sarà considerata impegnata in attività di negoziazione, e il guadagno derivante rientrerà nella tassazione aziendale a Hong Kong secondo le regole ordinarie.

Diversamente dalla maggior parte dei Paesi, l’IVA / imposta sulle vendite a Hong Kong non viene applicata. Questa assenza semplifica notevolmente la gestione del business, in particolare nei settori del commercio e dei servizi, poiché gli imprenditori non devono includere l’IVA nei prezzi dei prodotti o servizi. La mancanza di IVA a Hong Kong aumenta l’attrattiva per chi desidera aprire una società a Hong Kong, specialmente per chi opera nel commercio elettronico, nell’attività di compravendita sistematica internazionale o nella consulenza, riducendo gli oneri amministrativi e facilitando i pagamenti con clienti e partner in tutto il mondo.

L’imposta alla fonte a Hong Kong è un meccanismo in base al quale le imposte vengono trattenute direttamente dal reddito corrisposto a un non residente. Tuttavia, questo tipo di imposizione è applicato in maniera molto limitata:

  • i dividendi e gli interessi corrisposti a non residenti non sono soggetti ad imposta;
  • le royalty dipendono dalla natura del contratto e dai legami tra le parti. Se le royalty sono pagate a un non residente per l’utilizzo di proprietà intellettuali all’interno o all’esterno di Hong Kong, e tali pagamenti sono deducibili come spese ai fini della tassazione dei profitti delle società a Hong Kong, essi sono soggetti a imposizione fiscale.

Le aliquote sulle royalty variano in base ai rapporti tra le parti:

  • per pagamenti a parti indipendenti, la base imponibile è pari al 30% delle royalty;
  • se le royalty sono pagate a una parte collegata, la base imponibile può aumentare fino al 100%, ma si applica la normale aliquota dell’imposta sui profitti a Hong Kong.

Questo sistema permette alle aziende di pianificare con flessibilità operazioni di licenza e franchising internazionali, ottimizzando il carico fiscale se le transazioni sono strutturate correttamente.

Il property tax a Hong Kong viene riscosso annualmente dai proprietari di terreni e immobili. L’aliquota base è del 15% sul reddito imponibile calcolato dopo deduzioni (determinato come il reddito derivante dall’affitto di terreni o edifici, al netto del 20% e di alcune spese accessorie).

Particolarità della tassazione immobiliare:

  • i canoni di locazione rientrano nel reddito imponibile del proprietario e sono soggetti a tassazione personale a Hong Kong;
  • Il proprietario può utilizzare l’imposta immobiliare di Hong Kong per ridurre l’importo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche oppure richiedere l’esenzione da tale imposta qualora l’immobile sia concesso in locazione.

Questo approccio incentiva un utilizzo efficiente degli immobili e rende gli investimenti nel settore immobiliare a reddito prevedibili dal punto di vista fiscale, aumentando la sicurezza degli imprenditori che decidono di aprire una società a Hong Kong.

Contributi previdenziali obbligatori e altre imposte a Hong Kong

Se prevedi di registrare una società a Hong Kong o di lavorare in questa giurisdizione, è importante considerare che il territorio dispone di un sistema completo di previdenza sociale a Hong Kong, che include sia i risparmi pensionistici dei dipendenti sia la tassazione sulle operazioni finanziarie e immobiliari.

Uno dei pilastri della protezione sociale è rappresentato dai contributi al fondo pensione. Tutti i lavoratori residenti, occupati nel territorio di Hong Kong, devono versare mensilmente i contributi sul proprio conto individuale in un fondo pensionistico autorizzato. Il sistema MPF (Mandatory Provident Fund) prevede che il contributo obbligatorio sia suddiviso equamente tra datore di lavoro e dipendente, con ciascuna parte che versa il 5% dello stipendio. È importante sottolineare che l’importo mensile è limitato: ogni parte non può superare 1.500 HKD (circa 190 USD), garantendo così spese prevedibili sia per i datori di lavoro sia per i lavoratori.

Il datore di lavoro è responsabile del versamento puntuale di entrambe le quote al fondo. Per i lavoratori con reddito basso, inferiore a 7.100 HKD mensili, è previsto un regime agevolato: il contributo obbligatorio al MPF viene versato esclusivamente dal datore di lavoro, mentre il dipendente è esonerato. Oltre ai versamenti obbligatori, sia lavoratori sia datori di lavoro possono effettuare contributi volontari, incrementando così i risparmi pensionistici.

Va considerata anche la questione delle agevolazioni fiscali a Hong Kong: soltanto i contributi obbligatori del lavoratore sono deducibili ai fini del personal income tax a Hong Kong, mentre i versamenti volontari non godono di detrazioni fiscali. I contributi del datore di lavoro non costituiscono reddito per il dipendente e quindi non sono soggetti a imposizione.

Oltre agli obblighi pensionistici, residenti e investitori devono considerare il sistema dello Stamp Duty a Hong Kong, applicabile a transazioni su azioni, immobili e contratti di locazione. Nell’acquisto o vendita di azioni hongkonghesi, l’imposta di bollo corrisponde allo 0,2% dell’importo della transazione o al prezzo di mercato, se più elevato. Questo consente allo Stato di regolare il mercato dei titoli e ottenere entrate aggiuntive dalle operazioni finanziarie.

La tassazione immobiliare a Hong Kong presenta una struttura complessa e multilivello. Lo Stamp Duty a Hong Kong viene versato al momento della compravendita immobiliare, con aliquote che dipendono dal tipo di immobile (residenziale o commerciale) e dal valore della transazione. Le aliquote variano da un importo fisso di 100 HKD fino al 15% della somma della transazione. Ulteriori imposte si applicano ai contratti di locazione, con tariffe comprese tra lo 0,25% e l’1% del canone annuo, a seconda della durata dell’affitto.

Particolare attenzione viene data alle transazioni di immobili residenziali rivenduti entro tre anni dall’acquisto. In questo caso si applica uno Stamp Duty aggiuntivo, calcolato sulla somma della transazione o sul valore di mercato se più alto, con aliquote del 10%, 15% o 20%: più breve è il periodo di possesso precedente, più alta è la tassa. Questa misura mira a ridurre le operazioni speculative sul mercato immobiliare e a incentivare la detenzione a lungo termine.

In aggiunta, è previsto uno Stamp Duty speciale a Hong Kong per gli acquirenti non residenti, pari al 15% del valore della transazione o al prezzo di mercato, se più elevato. L’obiettivo è limitare la partecipazione dei non residenti nel mercato immobiliare di Hong Kong e contenere i rischi di surriscaldamento del settore abitativo.

Consulenza con un esperto

Hai domande su questo materiale? Contatta direttamente il nostro consulente e ricevi una consulenza di alta qualità

Tassazione dei profitti a Hong Kong: agevolazioni derivanti dai trattati fiscali

Hong Kong è riconosciuto come uno dei centri finanziari internazionali più attrattivi, grazie alla sua estesa rete di accordi fiscali internazionali e all’assenza di controlli valutari. Attualmente, la città ha sottoscritto 51 trattati di Double Taxation Convention (DTC) con le principali economie globali. Questi accordi mirano a prevenire la doppia imposizione sui redditi percepiti dai residenti di uno Stato da fonti situate in un altro, fornendo allo stesso tempo protezione legale e prevedibilità finanziaria agli investitori internazionali.

Tra i partner di Hong Kong in ambito DTC figurano economie europee avanzate come Austria, Belgio, Irlanda, Spagna, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Finlandia, Francia e Svizzera, nonché Paesi asiatici e del Medio Oriente, tra cui India, Indonesia, Cina, Malesia, Qatar, Kuwait, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. Accordi simili sono stati stipulati con economie dinamiche dell’Europa orientale, come Romania, Serbia, Repubblica Ceca e Ungheria, oltre a mercati emergenti in Africa e America Latina, come Sudafrica e Messico. La vasta rete di partner consente, a chi intende aprire un’attività a Hong Kong, di pianificare in modo efficace gli obblighi fiscali e ottimizzare le operazioni finanziarie internazionali.

Oltre ai DTC, Hong Kong promuove attivamente lo scambio di informazioni fiscali tramite sette Tax Information Exchange Agreements (TIEA). Tali accordi garantiscono maggiore trasparenza nelle operazioni finanziarie globali, permettono uno scambio rapido di dati fiscali tra Paesi e rafforzano la fiducia dei partner esteri nella giurisdizione hongkonghese.

Un ruolo centrale è svolto dalla partecipazione di Hong Kong alla Multilateral Convention (MLI), entrata in vigore il 1° settembre 2022. La convenzione introduce standard internazionali di trasparenza e regole per contrastare pratiche aggressive di pianificazione fiscale.

Un ulteriore elemento che accresce l’attrattività di Hong Kong è la totale assenza di controlli sui capitali. Ciò consente alle imprese e investitori privati di movimentare liberamente fondi, effettuare trasferimenti internazionali e convertire valute senza necessità di permessi o autorizzazioni da parte delle autorità locali.

Agevolazioni fiscali per le organizzazioni straniere a Hong Kong

A differenza di molte altre giurisdizioni, Hong Kong non offre un sistema universale di incentivi fiscali valido per tutte le imprese. Tuttavia, sono previste agevolazioni fiscali per settori strategici, che riguardano comparti chiave dell’economia locale. Tra questi spiccano il trasporto aereo, i servizi finanziari e la navigazione marittima, dove le aziende possono beneficiare di incentivi significativi volti a migliorare l’efficienza operativa e la competitività sul mercato.

Oltre agli sgravi fiscali, Hong Kong sostiene attivamente le piccole e medie imprese (PMI) e promuove la crescita di nuovi settori economici attraverso un’articolata rete di programmi finanziari. Attualmente, sono attivi 45 programmi diversi, studiati per coprire un’ampia gamma di settori e rispondere a specifiche esigenze di business a Hong Kong.

Per agevolare gli imprenditori, è stata istituita la piattaforma di supporto SME ReachOut, che assiste non solo nella scelta dei programmi più adatti, ma anche nell’intero iter di presentazione delle domande, semplificando l’accesso ai fondi. Tra le iniziative più richieste figurano il Fondo Specializzato per il Branding, pensato per aumentare la visibilità delle aziende sul mercato; il Fondo per il Marketing all’Export (EMF), che facilita l’espansione internazionale; il Programma dei Voucher Tecnologici (TVP), volto a supportare l’introduzione di tecnologie innovative nei processi aziendali; e lo Schema di Supporto alle Imprese, dedicato alla gestione integrata di attività finanziarie e manageriali. Ogni programma è concepito tenendo conto delle caratteristiche settoriali e degli obiettivi aziendali, assicurando supporto mirato e favorendo una crescita sostenibile.

La politica fiscale a Hong Kong si fonda sui principi di incentivo agli investimenti e all’innovazione. Le aziende possono usufruire di una deduzione totale (100%) delle spese sostenute per l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature produttive, un beneficio particolarmente rilevante per chi introduce tecnologie avanzate o amplia la capacità produttiva. Inoltre, è previsto l’esonero fiscale per le spese legate alla tutela ambientale e per l’acquisto di diritti di proprietà intellettuale, rafforzando ulteriormente le condizioni favorevoli per chi decide di aprire un’impresa a Hong Kong.

Conclusione

Il sistema di tassazione a Hong Kong per aziende e privati deve essere attentamente considerata quando si pianifica l’attività sul mercato locale. La struttura fiscale locale si distingue per la trasparenza, le aliquote relativamente basse e l’assenza di numerosi contributi obbligatori, rendendo la giurisdizione particolarmente interessante per piccole e medie imprese, startup e investitori individuali a Hong Kong.

In un contesto globale caratterizzato da continui aggiornamenti degli standard fiscali, prevedere le modifiche normative diventa un elemento cruciale della pianificazione strategica. Esperti in diritto internazionale e finanza possono anticipare le conseguenze di tali cambiamenti, suggerendo strategie flessibili che permettono di evitare sanzioni o penalità e di ottimizzare la gestione di investimenti a lungo termine a Hong Kong.

I consulenti legali della nostra società assistono gli imprenditori nella scelta delle forme societarie ottimali, nella definizione di schemi di distribuzione dei profitti e nella strutturazione delle relazioni societarie conformemente alla normativa vigente. Viene effettuata una revisione dettagliata dei contratti e dei flussi finanziari, individuando possibili rischi nelle operazioni transnazionali. Questo approccio consente di ridurre al minimo i rischi legali e fiscali, soprattutto per le aziende che operano contemporaneamente in più Paesi con sistemi giuridici e requisiti fiscali differenti.

La nostra società propone soluzioni complete per l’accompagnamento dell’attività a Hong Kong, combinando approccio legale e strategico. Vengono sviluppati schemi personalizzati per ciascun cliente, tenendo conto del profilo aziendale, della dimensione del business, della geografia delle operazioni e degli obiettivi a lungo termine. I nostri servizi comprendono l’analisi delle agevolazioni fiscali a Hong Kong, la valutazione dell’impatto degli standard internazionali sulla struttura societaria, l’assistenza nella preparazione e nella presentazione della documentazione contabile e la consulenza per l’ottimizzazione degli obblighi fiscali secondo la normativa vigente.

FAQ

Quali sono le caratteristiche della tassazione dei redditi delle persone fisiche a Hong Kong?

Il criterio principale per determinare se un individuo è considerato residente fiscale a Hong Kong è la durata della permanenza nel territorio:

  • oltre 180 giorni in un periodo di 12 mesi;
  • un totale di 300 giorni in due anni consecutivi.

I residenti sono soggetti a una scala progressiva dell’imposta sul reddito dal 2% al 17%, con la possibilità di applicare una aliquota fissa del 15% per ottenere il calcolo più vantaggioso. I non residenti pagano le imposte solo sui redditi generati da fonti situate a Hong Kong.

Come il nuovo regime FSIE influisce sulle società internazionali?
Nel 2023 Hong Kong ha introdotto il regime Foreign-sourced Income Exemption (FSIE), modificando l’approccio alla tassazione dei redditi esteri. Secondo le nuove regole, interessi, dividendi, profitti derivanti da operazioni azionarie e redditi da proprietà intellettuale (IP) sono tassati al 16,5% se la società non dimostra di avere una presenza economica reale a Hong Kong.
Quali agevolazioni fiscali sono disponibili per le aziende a Hong Kong?

Tra i principali vantaggi fiscali figurano:

  • assenza di imposta sulle plusvalenze;
  • nessuna IVA (GST);
  • assenza di restrizioni sui flussi valutari, che semplifica le operazioni finanziarie internazionali.

Sono previste agevolazioni fiscali per settori strategici, come l’aviazione, la navigazione e i servizi finanziari. Le imprese possono ottenere una deduzione al 100% per l’acquisto di nuovi macchinari e accedere a programmi di sostegno per piccole e medie imprese a Hong Kong, tra cui voucher tecnologici, fondi per il marketing all’export e schemi di sovvenzioni specializzate.

Per richiedere una consulenza esperta

Parli direttamente con uno dei nostri consulenti riguardo ai Suoi piani di espansione nel mercato asiatico.

Per richiedere una consulenza
Il campo deve essere compilato
Inserisca un indirizzo email valido
Inserisca un numero di telefono valido
Modulo inviato con successo.